Nel giugno 2009 Napoli Sotterranea ha ospitato la seconda edizione del Napoli Teatro Festival .
Il Napoli Teatro Festival è un festival internazionale che si svolge ogni anno nel mese di giugno nella città di Napoli. L’organizzazione del Festival seleziona, produce e commissiona spettacoli teatrali,mostre e performance artistiche, coinvolgendo artisti provenienti da tutto il mondo per l’elaborazione e la rappresentazione di creazioni di carattere internazionale e multiculturale.
Napoli. Primo passo nelle città di sotto
18, 19, 20, 21, 23, 24, 25, 26, 27, 28 giugno 2009
«Quando ci è stato proposto di realizzare un lavoro su Napoli, la prima cosa che abbiamo fatto è stata attraversare la città a piedi, senza direzione o meta. E abbiamo capito presto cos’era che ci interessava davvero. Non dovevamo cercare conferme di un immaginario, piuttosto ascoltare, ragionare, capire un respiro, una sensazione. Per questo siamo scesi in fondo, nel luogo più basso e nascosto della città, i suoi sotterranei: specchi neri che offrono una prospettiva rovesciata e speculare; cavità dove da secoli scivola e rimane l’essenza della città di sopra. Un luogo apparentemente lontano milioni di chilometri dal caos che riluce in superficie, ma a far bene attenzione, tremendamente vicino alle sue vibrazioni. Siamo scesi nei sotterranei e abbiamo affidato a undici performer il compito di restituirci quel ritmo, quel respiro. Attraverso i loro corpi, che sono singolo e moltitudine allo stesso tempo, attraverso i loro movimenti e i loro passi abbiamo cercato di restituire una sensazione. Attraverso un lavoro sul corpo da sintetizzare e da espandere, da moltiplicare e rendere immateriale: un corpo che non rappresenti un io individuale, ma piuttosto rimandi ad un’entità astratta di uomo/donna, di cittadino/a, di fantasma. Da qui, da questo punto di vista rovesciato, vogliamo volgere lo sguardo verso l’alto e spiare la città di sopra, appoggiandoci ai muri del sotterraneo e cercando di ascoltare l’ultima eco di una vibrazione, il ricordo di un passo che qualcuno ha fatto molti metri sopra di noi, in una strada affollata di gente».
Riccardo Fazi