Il fuoco più luminoso della notte di Capodanno 2005 e’ stato senz’altro quello della Fiamma Olimpica.
«Il Viaggio della Fiamma Olimpica è un’occasione unica per diffondere e promuovere i valori di pace, lealtà e fratellanza che sono alla base delle Olimpiadi. Spero che l’entusiasmo che accompagna il simbolo dei Giochi possa contagiare l’Italia intera, dando l’opportunità di vivere appieno l’emozione delle Olimpiadi a tutti i cittadini italiani». Questo il messaggio che Valentino Castellani, presidente del TOROC, ha inviato con una nota all’incontro con i giornalisti nel capoluogo campano. La Fiamma e’ partita nella mattinata di sabato 31 dicembre da Salerno,attraversando Vietri sul Mare, Cava de’ Tirreni, Scafati, Pompei, Torre Annunziata, Torre del Greco, Ercolano, Portici, per entrare poi in Napoli.
Significativa la decisione di illuminare con il “fuoco sacro” la Napoli Sotterranea. E’ proprio da queste cavita’ che i greci prelevarono il materiale per costruire Neapolis, gli stessi greci che ad Olimpia istituirono i giochi sacri nel 776 a.c.
Per gli antichi greci, il fuoco aveva una connotazione divina. Essi credevano che fosse stato rubato agli Dei da Prometeo. Per questo motivo il fuoco era presente anche in molti santuari. Un fuoco veniva tenuto acceso permanentemente sull’altare del tempio di Estia ad Olimpia. Durante i Giochi Olimpici, che onoravano Giove, venivano accesi ulteriori fuochi nel suo tempio e in quello di sua moglie, Giunone. La moderna fiamma olimpica viene accesa sul luogo dove sorgeva il tempio di Giunone.La fiamma non appare ai Giochi olimpici moderni fino al 1928. Da allora fa parte del cerimoniale delle Olimpiadi moderne. Vanno distinti e tenuti separati il fuoco (fiamma) dalla torcia (fiaccola), che attraverso una staffetta viene portata in giro per il mondo, dal braciere (tripode) che mantiene la fiamma viva durante lo svolgimento delle gare. Colui che porta la fiamma olimpica viene detto teodoforo(portatore della “teda”, fiaccola cerimoniale). Attualmente la fiamma olimpica viene accesa diversi mesi prima della cerimonia di apertura dei giochi, nel luogo delle Olimpiadi antiche, ad Olimpia, in Grecia. Undici attrici che impersonificano le antiche Sacerdotesse, accendono il fuoco ponendo una fiaccola all’interno di uno specchio parabolico concavo, che concentra i raggi solari. La fiaccola viene quindi trasportata nella città che ospiterà i Giochi Olimpici con una staffetta formata da “teodofori“. Il “viaggio della fiamma” viene detto “torch relay” .La staffetta della torcia olimpica termina il giorno della cerimonia di apertura.
Teodoforo nella Napoli Sotterranea. 31/12/05