Quando si parla di Napoli, si parla di tradizione, di gusto e di quella capacità tutta partenopea di trasformare anche i momenti più solenni in occasioni di festa. È così anche per il Giorno dei Morti, che in città si colora di luci, profumi e, soprattutto, di cioccolato. Perché a Napoli, i morti si ricordano con dolcezza.
Dalle zucche alle anime: una tradizione antica
Prima ancora che arrivasse Halloween, a Napoli e dintorni le zucche avevano già un ruolo simbolico profondo. Nella cultura popolare europea erano considerate contenitori di anime, e in Campania questa credenza prendeva vita nella suggestiva Festa delle Lucerne di Somma Vesuviana: stradine illuminate da centinaia di piccole zucche intagliate e accese, simbolo delle anime dei defunti che tornavano a visitare i vivi.
A Napoli, però, la tradizione ha preso una piega più allegra e colorata. Qui la memoria dei defunti si intreccia con l’energia della città, che in quei giorni riempie le strade di bancarelle, dolci, giocattoli e sorrisi.
Il torrone del Giorno dei Morti
Passeggiare per il centro storico nei giorni che precedono il 2 novembre è un’esperienza unica. Le vie si animano di bancarelle con dolci tipici e soprattutto il protagonista indiscusso: il torrone dei morti.
A differenza del torrone classico, duro e croccante, questa versione è morbida e cremosa, fatta con cioccolato e ingredienti golosi come nocciole, pistacchi, caffè o liquore. La sua forma? Spesso quella di una piccola bara, un dettaglio che racconta tutta l’ironia napoletana: ecco perché viene chiamato murticiello, cioè “piccolo morto”.
Un modo dolce, spiritoso e tutto napoletano per esorcizzare la paura della morte… a suon di cioccolato.
Dove assaggiare il miglior torrone dei morti nel cuore di Napoli
Se ti trovi in città in questo periodo, non puoi perderti un giro tra Spaccanapoli, via San Gregorio Armeno e Piazza del Gesù. Oltre alle bancarelle, ci sono molti bar e pasticcerie storiche dove gustare versioni artigianali e raffinate del torrone dei morti.
Ecco alcune tappe imperdibili
Scaturchio – In Piazza San Domenico Maggiore, è una vera istituzione. Propone torroni morbidi al cioccolato fondente e varianti al pistacchio o cassata siciliana.
Caffè Gambrinus – A due passi da Piazza del Plebiscito, un luogo intriso di storia. Qui puoi accompagnare il tuo torrone dei morti con un espresso napoletano perfetto.
Pintauro – Famoso per la sfogliatella, ma durante la festa dei morti prepara anche torroni artigianali al cioccolato e nocciole dal sapore autentico.
Pasticceria Carraturo – Vicino a Porta Capuana, è una tappa obbligata per chi ama i dolci tradizionali. Da provare il torrone dei morti al caffè e quello al rum.
Leopoldo Infante – Tra via Toledo e il centro storico, propone versioni moderne e creative del murticiello, anche in mini-porzioni da passeggio.
A pochi passi da queste zone centrali del centro storico si trova anche Napoli Sotterranea, che può essere una bella tappa complementare per chi vuole abbinare alla dolcezza una visita culturale al sottosuolo della città.
Un dolce che racconta Napoli
Il torrone dei morti è molto più di un dolce: è una storia di affetto, ironia e memoria. Racconta una città che non dimentica, ma che sa sorridere anche davanti alle cose più serie.
A Napoli, ricordare i morti non è un momento di tristezza, ma un’occasione per celebrare la vita – con un morso di cioccolato e un sorriso.