La Smorfia napoletana, un libro ricco di mistero e tradizione

La Smorfia napoletana, un libro ricco di mistero e tradizione

C’è chi crede che ogni sogno nasconda un significato, e chi no. Fatto sta che a Napoli l’interpretazione onirica è sempre stata presa seriamente.  Per capirne il motivo basta conoscere la Smorfia napoletana, ovvero l’antico libro che – secondo la tradizione –  veniva utilizzato per interpretare i sogni: lo scopo era quello di trarne i numeri da giocare a Lotto.  

Le origini

Sembra che le origini della Smorfia siano ancora avvolte da un grande mistero. Alcune teorie associano le sue radici a Pitagora, il filosofo e matematico greco, altre – invece – alla cabala ebraica, secondo la quale nella Bibbia ogni parola, lettera o segno ha un significato nascosto. La cabala, infatti, utilizza molto la numerologia: per ogni nome associa un numero e ad ogni numero un significato metafisico. Seguendo tale ricostruzione, la Smorfia napoletana sembrerebbe diventare la versione sarcastica della cabala. Basti considerare che in passato il popolo la utilizzava con l’unico scopo di tradurre i sogni in numeri – da 1 a 90 – per poi giocarli al Lotto. Ma oltre alle esperienze oniriche, spesso i napoletani consultavano tale testo anche per interpretare alcuni fatti bizzarri che accadevano durante la vita di tutti i giorni. E chissà se c’è qualcuno che – ancora oggi – è fedele a questa usanza. Il fine, però, resta sempre lo stesso: tentare la fortuna con i numeri vincenti!

Alcune curiosità

L’etimologia della Smorfia è legata al dio dei sogni dell’antica Grecia, Morfeo. Ma ci sono anche altre curiosità che ruotano intorno a questo antico libro. In passato non esisteva la versione cartacea, veniva tramandato solo oralmente. Una volta trascritto, si è scelto di renderlo comprensibile anche agli analfabeti: da qui nasce l’usanza di associare i numeri alle immagini.  Ma non è tutto. La Smorfia è riuscita ad ispirare anche alcuni film – sopratutto quelli interpretati da celebri attori napoletani come l’intramontabile Totò, il maestro Eduardo De Filippo e il grande Massimo Troisi. Quest’ultimo ha dato al suo trio – formato con Lello Arena ed Enzo  Decaro – proprio il nome La Smorfia.

Leave Comment